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Brani tratti dallo script di Caro Fratello...
Caro Fratello... non è un'opera facile. Per chi cerca azione,
divertimento, momenti spensierati, non è sicuramente la più adatta. Non è
neanche facile amarla, date le atmosfere cupe e ossessive che si respirano
molto spesso. Ma se si guarda al di là di questo, se con un pò di pazienza si
cominciano a seguirne le vicende, si rimane imprigionati nel suo mondo, rapiti
dalle sue gioie e dai suoi dolori, dalle contraddizioni che contraddistinguono
da sempre l'animo femminile. Penso che non sia difficile riconoscersi o
riconoscere qualcuno che si conosce in almeno uno dei personaggi, che si tratti
di Nanako, Saint Just, Kaoru o Lady Miya.
Gran parte del fascino di questo mondo è
dovuto alla maestria di Riyoko Ikeda, parte all'abilità di Osamu Dezaki e Akio
Sugino nel rendere così tangibili i personaggi, ma una buona parte della
bellezza di questo affascinante percorso nell'animo umano è data anche da
alcuni momenti della narrazione in cui i personaggi commentano o rievocano
fuori campo gli eventi accaduti, o che accadono, intorno a loro . Dei piccoli
gioielli che sarebbe possibile definire "letterari", il cui merito va
anche sicuramente a chi ha curato la versione italiana e a coloro che hanno
prestato le voci.
Data la lunghezza degli stralci riportati, è
consigliabile salvare questa pagina...Buona lettura.
Episodio 7:
Nanako medita sull'odio scatenatosi
intorno a sé:
Non riesco a capire che cosa sia
esattamente, ma ci dev'essere qualcosa che non va in me. Fin da bambina ho
sempre voluto essere amata dagli altri, anche poco. Se avessi avuto una
briciola del loro amore, per me sarebbe stato sufficiente. In questo modo non
ci sarebbero stati contrasti, e tutti saremmo stati felici. Pensavo che questo
mi sarebbe bastato... anzi, per la verità, lo credo tuttora.
Allora perché adesso devo essere colpita da
questa violenta ondata di odio profondo e intenso... di rabbia sorda e cieca?
Che cos'ho che non va? Che cosa ho fatto di male? Detesto questa situazione...
non riesco più a sopportarla.
Kaoru descrive Saint Just:
Durante le medie Rei fu trasferita qui da
un'altra scuola. Era una ragazza molto eccentrica... se ne stava sempre tutta
sola a leggere, e sembrava che non avesse nessun interesse per il mondo che la
circondava [...]
Poi la convinsi a entrare a far parte della
nostra squadra, e divenne subito una campionessa...
Quando Rei giocava era sempre piena di vita,
e i suoi occhi brillavano. Era per queste qualità che mi piaceva... o almeno
credevo...
Ma poi dovetti ammettere che non era vero.
Quello che più mi attraeva in lei era il suo atteggiamento non umano e
incredibilmente superiore... sembrava che i suoi occhi scrutassero un punto
indefinito e distante. Che cosa avranno mai visto quegli occhi? Che cosa ci sarà
nascosto dentro la sua anima? Io non lo so...
*
Ep 9:
Kaoru parla del suo atteggiamento verso
la vita:
Sono stata costretta a restare in ospedale
per molto tempo. Chiusa tra quattro mura, avevo la necessità impellente di
correre con tutte le forze, oltre ogni limite, fino a rimanere senza fiato, e
sentivo che il mio cuore... lo sentivo battere, impazzito, in ogni fibra del
mio corpo... e il battito diventava...musica, luce e felicità.
Fino a quando mi resi conto che essere viva
era una sensazione fantastica. Pian piano ripresi le forze e così tornai
nuovamente a giocare, a far rimbalzare quel pallone per cercare di fare
canestro. E' il solo scopo della mia vita.
***
Nanako pensa a Kaoru dopo la sua ricaduta:
"Nessuno riesce veramente a capire gli
altri, ma nonostante questo si preoccupa per loro. Qualunque cosa succeda devi
sempre dare ascolto al tuo cuore." Le parole che [Kaoru] mi disse quella
volta forse significavano che anche se ci si preoccupa per qualcuno non è detto
necessariamente che si possa fare qualcosa per lui... Odio questo senso di
impotenza...
[...] Nessuno riesce veramente a capire gli
altri, povera Kaoru... Caro fratello, lei ha sempre un'espressione raggiante e
sembra immune da preoccupazioni o da infelicità, però ti giuro che se covasse
un cuore una solitudine o una tristezza a noi sconosciuta... io... io non
riuscirei a sopportarlo.
Ep. 12:
Il sogno di Saint Just febbricitante:
Su alcune colline in leggera pendenza c'è
una strada lastricata di pietre che le percorre tutte in lungo e in largo...
c'è un piccolo carro che avanza su quella strada... click clack, click clack,
click clack...il rumore delle ruote sul selciato di pietra risuona
piacevolmente...
*
Ah.... finalmente abbiamo superato la terza
collina... click clack, click clack, click clack, click clack... io però devo
raggiungere la quinta... ho la sensazione di averlo sempre saputo... e adesso
posso vederne chiaramente la cima... sì, vedo la sua sommità, e riesco persino
a scorgere te, che mi aspetti...
*
*
***
Nanako scopre la desolazione in cui vive
Rei:
Incredibilmente Saint Just viveva in una
stanza spoglia, piena di specchi e con le finestre chiuse, avvolta in
un'atmosfera cupa, ossessiva, disperata... probabilmente i suoi pasti erano
scarni e saltuari, ma la domanda che mi sorse spontanea era curiosa ed
agghiacciante allo stesso tempo: cosa faceva qui tutta sola quanto tornava a
casa dopo le lezioni? Caro fratello, qual'era il suo segreto? Cosa nascondeva?
Ep. 18:
Nanako e Saint Just al parco:
Caro fratello, quella mattina passammo molto
tempo insieme, l'una accanto all'altra. Camminammo lentamente intorno allo
stagno, ubriacandoci con la fragranza dei fiori e ascoltando gli uccellini
cinguettare felici...
Saint Just era immersa nel suo mondo,
concentrata nei suoi pensieri. Io potevo solo fermarmi ai limiti di quel mondo
ed osservare. Anche se non riuscivo ad entrarci, io ero l'unica spettatrice di
quel meraviglioso affastellarsi di pensieri, solamente io, senza intrusioni da
parte di chicchessia.
Avrei voluto che quegli attimi fossero
immortalati per l'eternità, perché in quel momento mi sentivo così felice, così
soddisfatta di poterle stare vicino.
"Ma cherie la poupée", mia cara
bambolina... Mi aveva guardata e me l'aveva detto molte volte. Un istante prima
mi osservava con amore, e un istante dopo come se non esistessi... Ma io non mi
sentivo affatto una bambolina. Che cosa ero io allora, cosa rappresentavo per
Saint Just? Dovevo assolutamente scoprirlo...
Comunque per il momento volevo godermi
quegli attimi, ogni minuto, ogni secondo di quella bella giornata di sole senza
nessun pensiero, facendo tesoro anche del rumore del vento, come una
meravigliosa musica eseguita solamente per me, un sogno da cui non volevo
separarmi.
***
[...] Nanako si risveglia dopo aver perso
i sensi a causa di una sigaretta:
Saint Just: "Ti senti meglio
adesso?"
Nanako: Le sue belle labbra sorridenti, i
suoi capelli di seta... Ma che cos'è, un angelo o un demonio?
Saint Just: "Ora hai capito, non è
vero? Fumare è orribile e distruttivo, e poi non ti si addice, credimi...
Voglio che tu rimanga esattamente come sei adesso, non cambiare mai,
Nanako!"
Nanako: Caro fratello, io mi fidavo di lei,
delle sue tenere parole, della sua gentilezza, della sua premura, della sua
infinita bontà... Caro fratello, non ero abbastanza forte da credere con tutta
me stessa che si trattasse del dolce e insidioso sussurro di un demonio...
"Io ti..."
Saint Just: "Mh?"
"Io... ti amo. Io ti amo!"
Ep. 19:
Nanako riflette su una giornata molto
speciale:*
Finalmente l'avevo detto, "io ti amo",
finalmente. Il sogno che avevo vissuto in compagnia di Saint Just sarebbe
dovuto durare in eterno, ma invece era finito troppo presto.
Dopo le lezioni del pomeriggio mi diressi
verso casa cercando disperatamente di tornare con i piedi sulla terra, mentre
il mio cuore volava alto nel cielo. Era incredibile, il mio sogno non riusciva
ad abbandonarmi, ma cresceva sempre di più nella mia testa come un enorme
palloncino gonfiato dal vento [...] Le strade e i negozi che prima mi erano
familiari adesso mi sembravano stranamente diversi... Caro fratello, il
palloncino nella mia testa si gonfiava, e avrei fatto di tutto per non farlo
scoppiare... quel meraviglioso sogno ad occhi aperti non poteva, non doveva
terminare.
[...] Non volevo rimanere sola... quel
giorno non avrei sopportato la solitudine.
Era la prima volta in vita mia che lo
dicevo... fino a quel momento l'avevo ripetuto cento volte nel mio cuore, ma
per me avere il coraggio di rivolgere quelle parole a qualcuno era impensabile.
Non avrei mai creduto che ci sarei riuscita, eppure nonostante la paura ce
l'avevo fatta... ecco perché non volevo rimanere sola...
***
[...] Kaoru parla a Nanako dei tormenti
dell'amore:
Kaoru: Qualunque cosa senti ridi, e poi
improvvisamente ti metti a piangere...
Nanako: Mi dispiace, scusa, sono diversa
dalle altre...
Kaoru: No, non lo sei affatto. Tutte prima o
poi abbiamo reagito così quando ci siamo innamorate. Ti ho invitata qui perché
volevo parlarti appunto di questo. Se la persona che ami è Rei, ho tanta paura
che finirai col cuore spezzato, perché quello di Rei è prigioniero del malefico
incantesimo di una regina capricciosa. Non ho altro da dirti...
Quando ci si innamora si resta feriti,
almeno così si dice. Se fossi solo tu a farne le spese non ci sarebbe nessun
problema. Se io avessi avuto la sicurezza che l'altra persona non avrebbe mai
sofferto avrei continuato ad amarla nonostante tutto e tutti... [...]
L'amore è come una bolla, e ugualmente molto
fragile. E' proprio come una bolla dentro l'acqua, si gonfia per un istante per
poi scoppiare subito e svanire. La vita si comporta allo stesso modo... E' per
questo che nell'istante che racchiude la nostra esistenza ci innamoriamo nel
tentativo di ricevere e dare amore. E' la bellezza dell'effimero... Ma per
quanto effimero, chiaramente non significa che tutto sia concesso... non credi
anche tu? Dovrai ammettere con me che ho ragione, Nanako.
Nanako: Certo...
Ep. 22:
Nanako ascolta le note di un brano per
violino suonato da Lady Miya in un bosco:
Dolce e triste come un grido d'aiuto, la
musica riempiva la foresta, e quelle note come un manto d'argento avvolgevano
la natura. Strano, chi era che Fukiko, l'orgogliosissima Lady Miya, stava
chiamando in modo così straziante perché l'aiutasse?
Sembrava quasi che fosse tormentata da un
amore infelice... un amore! Lady Miya era innamorata! Ma di chi? Di chi?...
Ep. 24:
Nanako riflette sul legame tra Saint Just
e Lady Miya:
Caro fratello, ancora non riesco a capire lo
strano e oscuro rapporto che legava Saint Just a Lady Miya... Più mi rimaneva
difficile comprenderlo, più avevo paura del loro mondo, fatto di rancore e
segreti, un universo che diveniva più buio e spaventoso ogni giorno che
passava, man mano che gli occhi di Saint Just si facevano più tristi e il
carattere irascibile di Lady Miya non era più celato dalla sua finta e superficiale
gentilezza....
Ep 26:
Rei ripensa a episodi della sua infanzia
legati a Fukiko:
... Allora pensai che non avrei mai
dimenticato il tuo splendido viso: una bambina di appena 11 anni che aveva versato
fiumi di lacrime pochi istanti prima ora aveva rialzato la testa, e stringendo
le labbra nascondeva i segni dell'umiliazione agli occhi dei domestici...
Ricordo che al mio cuore di bambina quell'orgoglio fu di ispirazione, e mi
riempì l'animo di una dolce gioia segreta...
*
Da
allora la mia mente è sempre stata affollata dal ricordo di te... E' vero, da quel
giorno non sono riuscita a pensare ad altre che a te...
Ma non avrei mai immaginato che ti saresti
innamorata. Un sentimento dolce e doloroso per il povero (...), il giovane
amore di un'estate che durò solo una settimana, così, come solo tu sai amare...
***
[...]
Io pensavo che...che mi avresti raggiunto molto presto, perciò ti aspettai...
La neve gelida mi avvolgeva come una coperta, e precipitavo nell'incoscienza.
Ti sentivo respirare mentre vegliavi sul mio ultimo sonno, bellissima come
sempre. La neve che cadeva a fiocchi diventava man mano sempre più soffice e
calda, così confortevole. Mi sembrava di essere sdraiata in un campo di fiori
in una splendida giornata primaverile. Stranamente ero rilassata, e pensai:
"Aah... la temperatura del mio corpo sta scendendo..." e poi... persi
completamente conoscenza...
Quando
mi risvegliai giacevo in un letto d'ospedale, e tu - invece - eri in piedi,
immobile accanto a me. Mi guardavi con tristezza, i tuoi occhi fissi sul mio
polso. Continuava a nevicare, e sentivo il rumore dei fiocchi che lentamente si
posavano a terra, formando una coltre candida... un rumore impercettibile,
eppure così vivido in me che è rimasto nelle mie orecchie per tutto questo
tempo...
Ep. 32.
Fukiko e "l'orgoglio dell'ultima
riunione".
...
Del resto io adoro tutte le cose belle, quelle degne di orgoglio, anzi, io le
vorrei amare tutte quelle degne di orgoglio, quelle belle, e quelle di grande
valore, le vorrei amare tutte... io vorrei tanto essere capace di farlo, e un
giorno mi eleverò a queste grandi altezze. Non si può essere orgogliosi se non
lo si vuole... molto spesso io ho chiesto a me stessa se come le cose sono
degna di orgoglio oppure no... Sono confusa... qualche volta vorrei gettare
alle ortiche il mio orgoglio, ma so che non potrei essere orgogliosa se non lo
desiderassi con tutto il cuore... perciò lo terrò stretto, accada quel che
accada, anche se dovessi morire... anche se dovessi morire...
*
Ep. 35
Fukiko: ... L'hai notato vero? Sono stata
brava, non ho versato lacrime durante il funerale... e non ho perso il
controllo neanche per un minuto. Certo, sono rimasta in piedi, ad accettare le
interminabili condoglianze di tutti... col mio solito orgoglio... vedi, sono
ancora quell'orgogliosa bambina che tu hai conosciuto in giardino, e di cui
andavi fiera, perché... perché non devo mostrare le mie lacrime ad altri che a
te, che mi comprendevi così bene... il mio pianto... il mio pianto è unicamente
per te, dolce sorella mia....
[...] Nanako e Fukiko si ritrovano
nell'appartamento di Saint Just:
F: Immagino che la relazione tra me e Rei ti
sarà sembrata... molto strana, non è vero? Tu sai bene che l'amavo moltissimo e
che... non mi sarei sentita sicura finché non avessi avuto la certezza che mi
pensava sempre... continuamente...
N: Caro fratello, dopo queste parole Lady
Miya si chiuse in un ostinato mutismo, e tutte e due restammo immobili, a
guardare fuori dalla finestra, senza pronunciare una parola.
Dalla finestra potevamo scorgere un ampio
canale, ed un ponte...Ah, che bello! Questo doveva essere il panorama che Saint
Just era solita ammirare tutti i giorni... e adesso invece... Lady Miya e io
eravamo al suo posto, in quella calda notte piena di ricordi.
Saint Just, hai visto? Tra poco spunterà
l'alba... Un altro giorno... Un altro giorno senza di te sta per cominciare...
Ep. 39.
Nanako: Un'estate piena di sole e di
avvenimenti era terminata. Un'espressione serena, come di sollievo per averla
superata, e di fiducia in se stesse per essere cresciute un pò, si poteva
leggere sui volti di ognuna...
Con l'unica eccezione di chi ci aveva detto addio
per sempre, come il vento, lasciando una scia abbagliante in una pagina della
mia giovinezza...
La stagione era cambiata...
(*) Immagine fornita da
Alex